Da un po’ avevo in mente di parlare del sistema scolastico in Tanzania. Traduco questo articolo di un quotidiano locale, che vi dà un’idea di quali siano le grosse problematiche da affrontare.
La scarsa istruzione ostacola le prospettive di lavoro
Il consiglio del distretto di Hai ha dedicato il 2014 al miglioramento dell’educazione. Svelando i piani per il nuovo anno ieri [3 gennaio] alla sede del distretto nella zona di Bomang’ombe, il Segretario del Consiglio Distrettuale di Hai, sig. Clement Kwayu, ha detto che la qualità dell’educazione è scesa del 40 percento sia nelle scuole pubbliche che private, e che il trend richiede un rimedio immediato al fine di assicurare che i bambini acquisiscano un’educazione migliore, che si adatti al mercato del lavoro.
Kwayu ha osservato che alcuni alunni che hanno completato lo Standard Seven [la nostra seconda media] non sono più preparati degli allievi di Standard Three [la terza elementare]. «Questo fatto è assai dannoso per il nostro Paese, dal momento che restiamo indietro nell’educazione permettendo agli stranieri di venire qui e impossessarsi dei migliori posti di lavoro», ha sottolineato il segretario, e ha aggiunto che ci sono molti stranieri, nella regione del Kilimanjaro, venuti in cerca di lavoro. Persone provenienti da paesi come il Rwanda stanno imparando l’inglese allo scopo di assicurarsi un posto qui.
«Ho dei dubbi sulla logica soggiacente alla rapidità con cui i ruandesi stanno imparando l’inglese. Parlandone con loro, mi hanno detto che vogliono venire in Tanzania perché qui sarebbero facilmente impiegati e troverebbero altre opportunità grazie all’abbondanza di terre.» ha detto il consigliere per il Nord Machame (Chadema).
Kwayu fa notare che i settori che attraggono immigrati includono il turistico, l’alberghiero, le assicurazioni, le piantagioni e perfino alcune industrie. Accusa genitori e tutori, specialmente nelle aree rurali, di non comprendere i benefici dell’istruzione. […] «questo è inaccettabile in quest’epoca della Comunità dell’Africa dell’Est e di globalizzazione». È una grande sfida per il consiglio distrettuale di Hai e per la nazione intera. Ognuno dovrebbe lasciarsi alle spalle questo peso e incoraggiare l’educazione.
«Il Padre della Nazione, Maestro Julius Nyerere, disse che l’ignoranza risulta estremamente dispendiosa, ed io ricordo ai tanzani che questo stato di cose ci costerà molto se non agiamo prontamente» il consigliere ha sottolineato che frequentare la scuola è molto importante e ha criticato gli studenti che marinano con il pretesto di partecipare a funerali. Ha detto che è necessaria una volontà politica per ottenere le infrastrutture necessarie per le scuole e gli istituti di istruzione superiore.
«Sarà privo di senso continuare a lavorare e impegnarsi negli affari sperando di lasciare ai nostri figli un’eredità cospicua se questa non è affiancata dall’istruzione. Questi bambini non condurranno la loro vita appieno. Dobbiamo prima garantire ai nostri figli un’educazione significativa.» ha detto Kwayu. Ha aggiunto che i Paesi asiatici stanno schizzando verso l’alto in termini di sviluppo perché hanno realizzato che l’istruzione è la chiave della vita. «Qui, andiamo in giro a cercare fondi per cerimonie funebri, matrimoni, eccetera: dovremmo, con lo stesso spirito, farlo per l’istruzione». I bambini dovrebbero essere fieri di studiare vicino alle loro case. «Dobbiamo assicurarci che le nostre scuole incoraggino l’apprendimento in modo che i bambini siano fieri di studiare nei loro stessi villaggi, anziché portare in scuole lontane perfino i bambini che inziano l’asilo.» ha proposto il segretario.
Il distretto di Hai è secondo in qualità dell’educazione nella regione del Kilimanjaro, preceduto da Moshi, il ventiduesimo a livello nazionale; la regione del Kilimanjaro è la seconda nel paese.
Parlando con Daily News, altri wananchi hanno espresso le stesse opinioni del signor Kwayu. Aniel David, un architetto originario di Masama, è dell’opinione che l’assenteismo degli studenti sia causato dal mancato pagamento delle rette da parte dei genitori. Riguardo alle ragioni che spingono genitori e tutori a preferire collegi fuori dalla regione d’origine o addirittura all’estero, il signor David sostiene che il problema sia l’ambiente poco favorevole delle scuole locali e la mancanza di insegnanti qualificati.
La signora Chadi Swai, insegnante, ritiene che i diplomati abbiano tutto il necessario per assicurarsi un buon impiego, ma non viene data loro la possibilità, poiché i datori di lavoro cercano solo lavoratori con esperienza.